mercoledì 18 gennaio 2012

UXORIS


Uguali nei miseri affanni

si esaltano dinanzi all'effimero.

Edificano, espongono, si rimpettiscono.

Tronfi non osano ma provano.

Con mefistofelici sorrisi danzano

nella santimonia e,segretamente

mortigne le loro emozioni.

Esser non vorrei cotanta sventura.

Veder non vorrei, nella mia carne1,

cotanta tristezza.




Glossario

  1.nella mia carne: nei miei figli. Loro discendenti.


domenica 5 giugno 2011

UN PARCO PER LA POESIA

DICONO DI ME


da: http://altocasertano.wordpress.com/2011/05/24/prata-sannitace-concorso-un-parco-per-la-poesia-le-classifiche-e-i-vincitori/


UN PARCO PER LA POESIA Prata Sannita 21 e 22 maggio 2011
Prata Sannita(Ce)- Nei giorni 21 e 22 maggio 2011 si è svolta a Prata Sannita (CE) la 1a Edizione del Premio “UN PARCO PER LA POESIA”, promossa dall’Associazione Culturale Matese e Fantasia di Prata Sannita e dalla famosa Libreria Internazionale Treves di Napoli alla quale è andato il plauso di tutti i partecipanti. L’evento ha ricevuto il patrocinio morale del Comune di Prata Sannita e del Parco Regionale del Matese. Molti i concorrenti iscritti al Premio, provenienti dai comuni del Parco Regionale del Matese, da Caserta e da Napoli. Fuori concorso, la graziosa partecipazione di alcuni bambini Pratesi. Si sono classificati nell’ordine:
1° ex aequo Salvatore Iacolare – Benedetto Pistocco*
2° Teresa De Ninno
3° Giuseppina Bellan
Nella prima giornata la lettura dei testi poetici è avvenuta nella piazza principale di Prata Sannita, davanti ad una giuria presieduta dal poeta e critico d’arte prof. Ugo Piscopo e davanti a un folto pubblico. Questo era formato dai residenti, dal sindaco e le altre autorià cittadine, dal presidente del Parco Regionale del Matese, da artisti che esponevano quadri, sculture e opere di ceramica lungo il perimetro della piazza, da intellettuali, da rappresentanti del gruppo archeologico locale, da turisti occasionali amanti dei borghi e dei piccoli centri del Matese, da bambini che correvano spensieratamente.
La lettura dei brani in concorso è stato intervallato da musica a base di chitarra acustica e voce, nonché dai frizzanti interventi di un esponente della Patafisica Partenopea.
La prima giornata del Premio si è conclusa, in serata, con il raffinato blues di un gruppo musicale napoletano mentre aleggiava per la piazza il profumo della pasta e fagioli di Prata offerta ai presenti da alcune signore del luogo e dai giovani dell’Associazione.
La seconda giornata, quella della premiazione, si è svolta nel borgo medioevale di Prata Sannita all’interno di un magnifico edificio antico, tutto in pietra e contornato dal corso del fiume Lete, icona di questa parte del Parco del Matese.
A tutti i concorrenti del Premio è stata consegnato un elegante diploma con l’immagine del borgo medioevale di Prata Sannita e riportante, oltre al nominativo dell’interessato, le firme del presidente del premio e quelle degli organizzatori. Insieme al diploma è stata consegnata una medaglietta con incisi il titolo e la data di questo evento culturale.
I primi tre classificati hanno ricevuto un lungo applauso, gli articolati complimenti di Ugo Piscopo, una targa ricordo e, per sottolineare l’importanza della ruralità insieme al valore della semplicità, un sacchetto con prodotti tipici locali.
*Il poeta Benedetto Pistocco è un Pratese defunto. I suoi brani in concorso sono stati letti dal suo concittadino Giuseppe Riccio.
Livia Testa, Anna Palumbo
Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & d”

E' cacciuttiell

E cacciuttiell' so comm'a l'anema do priatorio ca, cu ll'uocch n'cielo e a vocca n'terra te cercano o poco da miseria.
L'omme, quand'è de grazie e sta accuitato, tira dritto e guard'annanze,
Ma si solo pe nu niente o si solo pe disgrazia a forz' da nfamia le piglia o core e no a raggion', manc' na jastemma e Gesù Crist o pò fermà
Io,se foss' o Patetern, cagnarria pe dispiett e pe crianza stu scenario, e cu tutt' o sentiment sfravecass a malutiemp a' còppa o' munno sta schifosa e maledetta umanità.